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PROFILO E ARMONIA DEL VISO: IL MENTO SFUGGENTE

Mento sfuggente, un difetto estetico che compromette la bellezza del profilo. Ma rendere più armoniosa la fisionomia del viso è possibile: la Mentoplastica Additiva può cambiarne l’aspetto e restituire quella self-confidence perduta. Nessuna cicatrice visibile, in anestesia locale, a casa subito dopo.

Profilo social, profilo aziendale, profilo professionale, profilo etico, basso e alto profilo… profilo facciale: linea di contorno, sagoma, presentazione, non meno incisiva di una visione frontale. Conosciamo il mondo per profili. Un punto di vista parziale, ma al contempo un’immagine molto radicata nella nostra percezione. Ed è quello che può cambiare radicalmente il nostro aspetto e la nostra identità personale, perché da un profilo facciale nel suo complesso dipende la gradevolezza di un volto.

Si chiama Profiloplastica, una tecnica chirurgica con l’obiettivo di correggere i punti chiave, mettendoli in relazione tra di loro: zigomi, naso, labbra e… mento! Una caratteristica unica della nostra specie. Siamo gli unici ad averlo. E quando non è in equilibrio con gli altri elementi del viso, questo difetto estetico compromette l’estetica di tutto il viso. Oggi parliamo di ipoplasia mandibolare, il mento sfuggente. Attraverso l’uso di una semplice protesi, è possibile incrementare la dimensione di un mento sfuggente, piccolo o asimmetrico, con l’obiettivo di aumentarne la proiezione e le proporzioni.

– Quando un mento è sfuggente?

Dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico: “Si definisce mento sfuggente quando nel profilo di un volto il mento è proiettato all’indietro, verso il collo. Di conseguenza, anche il labbro inferiore non sarà in linea con quello superiore. Un mento che segua i canoni estetici della proporzione deve essere allineato con il solco labiale, cioè con il punto di congiunzione tra il naso e il labbro superiore. Nella posizione frontale, il terzo inferiore del viso – dal solco labiale alla punta del mento – dev’essere identico ai restanti due terzi. Se il mento è più piccolo di quanto descritto, allora si parla di microgenia o retrogenia, cioè di mento sfuggente.”

– Quali sono le soluzioni per correggere l’estetica del mento?

“ Una correzione di retrogenia prevede molteplici possibilità. Se il difetto è leggero, è possibile procedere con la medicina estetica mediante l’uso di filler specifici per scolpire il profilo mandibolare, ma si tratta di prodotti riassorbibili, e la tecnica non è risolutiva. Con la Mentoplastica Additiva il risultato è invece permanente. Prevede l’inserimento di un piccolo impianto, opportunamente dimensionato e modellato, davanti all’osso mandibolare, per aumentarne la proiezione ed eventualmente la larghezza. Si tratta di una procedura estremamente personalizzata: il mento deve essere visto come un elemento inserito globalmente nell’insieme del volto e integrato armoniosamente rispetto alle sue proporzioni, con un risultato “naturale”. La correzione del mento sfuggente negli uomini migliora un aspetto indeciso e conferisce al volto un aspetto più virile. Nelle donne rende la linea della mandibola molto più elegante. Di solito viene eseguito in anestesia locale, eventualmente associato ad una sedazione leggera, con dimissione alla fine dell’intervento. Il ricovero è di poche ore e la medicazione viene rimossa dopo qualche giorno. La Mentoplastica Additiva è molto meno invasiva di una Genioplastica, che prevede invece la modifica dell’osso mandibolare. ”

– L’intervento comporta cicatrici?

“ La cicatrice dell’intervento di Mentoplastica Additiva è del tutto invisibile, in quanto l’incisione per l’inserimento della protesi, che in genere non supera i due centimetri, viene eseguita all’interno della cavità orale.”

La mandibola è la parte fondamentale del terzo inferiore del viso. Se siete insoddisfatti del vostro aspetto, preparatevi a scolpirla con la Mentoplastica additiva, abilissima nel tratteggiare un nuovo profilo, maschile o femminile, in tutta la sua complessità.