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Trattamento del Butterfly shape. E tu di che fisico sei?

7 fisicità per 7 modelli di donne. Sì, siamo divise in 7 grandi tipologie! Il corpo di una donna può avere forme e misure diverse con particolari caratteristiche che la differenziano dalle altre: a pera, a mela, a grissino, a clessidra, a rettangolo, a triangolo. Ed oggi anche a farfalla, uno scenario del tutto nuovo e imprevisto. E tu di che fisico sei?

Pera: spalle piccole o normali, punto vita sottile, glutei, fianchi e cosce abbondanti. Mela: punto vita tondeggiate, seno abbondante. I depositi di grasso si concentrano su pancia, fianchi e torace. Grissino: silhouette magrissima e spigolosa, con assenza di rotondità. Clessidra: punto vita sottile, fianchi e seno tondeggianti di egual misura. Rettangolo: torace, vita e fianchi con circonferenza molto simile. Triangolo: spalle ampie, fianchi stretti. E infine Farfalla, in arte Butterfly shape: una recente e molto diffusa conformazione femminile con maniglie dell’amore evidenti e regione trocanterica normale o ridotta. In questo caso il tessuto adiposo localizzato sui fianchi conferisce al fisico una forma ad ali di farfalla. Un aumento di questo fenomeno negli ultimi 10/15 anni, anche sul corpo di molte giovanissime, è emerso durante un’analisi sulla distribuzione degli adipociti da parte di un pool di medici estetici. Anche se alcuni escludono questo rapporto causa-effetto, secondo molti esperti il Butterfly shape potrebbe essere un inestetismo causato dall’uso costante di abiti a vita bassa: la continua compressione produrrebbe la deformazione dei fianchi, spezzandone la linea a causa del ripetuto microtrauma e della conseguente liponecrosi  degli adipociti, spostando verso l’alto i depositi di grasso e determinando l’anomala forma a farfalla.

Ma è davvero così? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico:

“In realtà nessuno studio conferma che il “rotolino” strategicamente posizionato sui fianchi sia un regalo dei pantaloni a vita bassa. Nulla dimostra in modo scientifico che una sollecitazione su questo distretto corporeo determini una congestione degli adipociti presenti, ma è una causa da non escludere. Un’altra causa potrebbe essere legata al fatto che i fianchi sono contigui all’addome, un’area corporea oggetto di allenamenti e trattamenti di ogni genere, che assume così una forma piatta ed elastica, mentre perdere centimetri sui fianchi è molto più difficile senza uno specifico allenamento.”

Ma se i chili sono solo un numero, l’armonia di forme e misure ai fini estetici sono un canone sedimentato, un must have di chi desidera scolpire la propria linea. Quindi più che sulle cause, concentriamoci sulle soluzioni. Quali sono i trattamenti dedicati al rimodellamento del Butterfly shape?

Dottoressa Maria Stella Tarico: “ Le soluzioni non chirurgiche passano per un radicale cambiamento dello stile di vita: alimentazione, fitness, medicina estetica. Diete bilanciate e personalizzate; Functional Training, esercizi calibrati e progressivi utili per bruciare i grassi sui fianchi; Criolipolisi, un raffreddamento controllato delle cellule adipose che ne provoca l’autodistruzione; Schwarzy, un device particolarmente raccomandato per la riduzione del grasso attraverso la stimolazione neuromuscolare; Liposuzione farmacologica o Lipodissolve, che sfrutta l’azione lipolitica della fosfatidicolina attraverso iniezioni del farmaco nell’area interessata”.

– Tempo, fatica, rinunce, sedute numerose… Ma esistono soluzioni più veloci per il Butterfly shape?

Dottoressa Maria Stella Tarico: “ La soluzione più veloce per rimediare all’inestetismo è la Liposcultura delicata. La nuova tecnica Vaser, la Liposcultura a ultrasuoni, è una procedura mini-invasiva in anestesia locale che elimina i depositi di grasso localizzato in una sola seduta. Gli accumuli adiposi vengono eliminati in modo rapido e indolore, con risultati evidenti e una convalescenza molto veloce. La Vaser è tessuto-selettiva: l’ultrasuono si focalizza sul grasso e lascia intatti gli altri tessuti (nervi, vasi sanguigni, tessuto connettivo). Le cellule adipose vengono poi delicatamente aspirate con una micro-cannula. Per la prima volta, grazie a questa metodica, si possono scolpire aree corporee delicate restituendo ai tessuti uniformità e armonia, e l’intervento è risolutivo”.