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Il ruolo della Medicina Estetica in oncologia

Survival story. Storie molto personali, storie che segnano la vita, storie di pazienti affetti da tumore. “Lei ha un cancro”… Quando arriva una diagnosi del genere, come prosegue la vita con questa consapevolezza? L’intervento, la chemio, la radio, la immuno… perdere capelli, ciglia, sopracciglia e autostima… Luce e ombra, continuità e rottura, logica e illogicità, stupore, sconforto, rabbia, depressione, elaborazione, accettazione. E non ultima, la speranza. Se il momento più buio è quello che precede una nuova alba, ecco che un bel giorno, contro ogni apocalittica previsione, il passato non ha più lo stesso peso insopportabile di prima, il futuro riprende colore e il presente diventa ancora più prezioso. E se lo stress accompagna spesso i pazienti anche alla fine della terapia, se la sfida dura a volte tutta la vita, se ogni soggetto convive in maniera diversa con i cambiamenti estetici che porta la terapia oncologica, il punto di partenza dell’approccio globale alla salute è la reinvenzione della propria immagine e il nutrimento del proprio benessere.

L’importanza di sentirsi belle (e belli) anche quando si è in terapia: aiuta a combattere, a non perdersi d’animo, a restare positivi e propositivi, a trovare la forza, ad affrontare con serenità il difficile percorso.

– Prendersi cura di sé nonostante il cancro e tutelare il proprio stato di salute psicologico, comprende anche una maggior attenzione all’estetica?

Dottoressa Maria Stella Tarico, chirurgo plastico: “Cure salvavita, cure per l’anima. Le une sono complementari alle altre, quando si ha di fronte un paziente alle prese con un tumore. È dimostrato che la Medicina Estetica è un valido supporto per elevare i tassi di successo delle terapie oncologiche e che una maggiore attenzione all’estetica migliora la qualità di vita dei pazienti, ne agevola il percorso terapeutico e la coesistenza con la malattia, sia durante, sia dopo la terapia”.

– Le patologie neoplastiche sono molte dure da sopportare. Ma quali sono in particolare le conseguenze della terapia oncologica per la pelle?

Dottoressa Maria Stella Tarico: “A parte le cicatrici e gli edemi post-chirurgici, spesso molto evidenti, gli effetti collaterali delle cure sono invalidanti. Riguardo le manifestazioni cutanee, la chemioterapia provoca secchezza ed eruzioni cutanee, piaghe, gonfiore, fragilità delle unghie, mentre quelle indotte dalla radioterapia sono l’ispessimento della cute o il cambiamento di colore nella zona irradiata”.

– Come aiutare questi pazienti a contrastare gli effetti delle terapie oncologiche?

Dottoressa Maria Stella Tarico: “Per attenuare le manifestazioni cutanee la Medicina Estetica ci viene in aiuto con varie terapie: Peelings cutanei schiarenti per eliminare il giallore della chemio, Biorivitalizzazione del cuoio capelluto per favorire la ricrescita dei capelli, Biorivitalizzazione del viso, che oltre a svolgere un’azione ristrutturante ed altamente idratante, stimola la produzione di collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno, contrastando naturalmente i processi di invecchiamento cutaneo, Laser dedicati al trattamento delle cicatrici post-operatorie presenti sia sul corpo che sul viso, Mesoterapia, con cui si ha una buona riduzione dei sintomi legati all’insufficienza venosa come pesantezza, gonfiore ed edemi post chirurgici degli arti”.

La nostra immagine contribuisce all’autostima e alla reputazione. E se si ha un tumore, bisogna trovare un equilibrio con il proprio corpo. Bellezza e benessere sono quindi fondamentali per affrontare tutto con serenità, e rivestono un’importanza fondamentale nei rapporti interpersonali. La qualità della vita passa anche per la Medicina Estetica.